Particolarità

Reliquie

Oltre al corpo del Santo, conservato in un’urna, si venerano i frammenti di ossa del dito esposti in un reliquiario singolo conservato nella cripta della Chiesa: di questi non si conosce l’esatta provenienza.

Novena

I giorni che precedono la festa vedono diverse contrade di Casalvieri impegnate nei pellegrinaggi verso la Chiesa Madre per rendere omaggio a Sant’Onorio. Il pellegrinaggio si svolge secondo il seguente ordine:

primo giorno: pellegrinaggio di Catallo, Papa, Caronte, Veta, Pistillo, Creticcio;                                        

secondo giorno: pellegrinaggio di Vitello e Plauto;                                                                                                                        

terzo giorno: pellegrinaggio di Casal delle Mole e Zincone;                                                                                        

quarto giorno: pellegrinaggio di Mole Nuove, Quagno, Giuntura, Cattura, Mosche, Checle , Sorelle;                   

quinto giorno: pellegrinaggio di Zagarino, Togna; Collefosse, Olive, Persichello;                                                                       

sesto giorno: pellegrinaggio di Taccone, Calone, Ciccorutto, Centro;                                                              

settimo giorno: pellegrinaggio di Purgatorio;                                                                                                                       

ottavo giorno: pellegrinaggio di Roselli.

Urna

Durante il terremoto del 1915 l’urna fu portata nella chiesetta di San Rocco e si gridò al miracolo, in quanto intorno alla testa in cera della reliquia erano nati dei piccoli fiorellini: il fatto provocò un intenso pellegrinaggio dai paesi vicini, fino all’intervento dell’autorità ecclesiastica che mise tutto a tacere; la specie di fiori rossi viene ancora oggi chiamata “fiore di Sant’Onorio” a ricordo di quel prodigio.

Paggetti

I “Paggi di Sant’Onorio” furono ideati da Monsignor Leonardo Bevilacqua che disegnò anche i costumi, realizzati in velluto rosso e oro. Essi in occasione della festa del Santo accompagnano la statua del Protettore.

Nazioni

Dato il gran numero di Casalvierani residenti in paesi esteri, come segno di affetto nei confronti di questi emigrati e per rendere omaggio al loro contributo per la realizzazione della festa patronale, vi è l’usanza di far vestire delle bambine con abiti che ricordano appunto le diverse Nazioni in cui risiedono gli emigrati Casalvierani.

Effigi in gesso

In alcune case del paese è ancora possibile trovare delle effigi di Sant’Onorio in gesso. Furono realizzate da Onorio Vozza della contrada Zagarino, rientrato dal Belgio prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.