Statua

La scultura lignea rappresenta Sant’Onorio come un giovane cavaliere di gentile aspetto. Collocato su un basamento quadrangolare, poggia il suo peso sulla gamba destra leggermente arretrata  rispetto alla sinistra che si porge in avanti in un atteggiamento classico. Sulla mano destra tiene la palma (in argento) segno del martirio, mentre porta dolcemente la sinistra al petto. Veste abiti cavallereschi: un abito celeste, arricchito da decorazioni e cintura dorata, al di sotto del quale indossa calze-braghe color viola con bordature dorate. Un lungo mantello rosso porpora è allacciato da un nastrino dorato al limite della spalla sinistra, mentre scende elegantemente sulla spalla destra creando un risvolto e delle morbide pieghe. Ha la spada, ha i piedi scoperti e con calzari alti, incrociati e risvoltati all’altezza dei polpacci.                                           

La statua lignea policroma raffigurante Sant’Onorio Martire risale probabilmente al XIX secolo, ha un’altezza di circa 1,90 m ed il suo autore è ignoto. L’intaglio è raffinato soprattutto nei dettagli del volto, delle mani e dei piedi. Si suppone che, constatato il notevole peso, la scultura sia stata realizzata in un blocco unico di legno pieno al quale, mediante inserti sempre in legno, sono stati aggiunti il capo e gli arti. Relativamente al mantello e alla veste, si è sfruttata la tecnica dell’incamottatura dove, su una base in legno, con l’applicazione di una tela rivestita di gesso e colla, sono state realizzate le pieghe. Di tale tecnica sono visibili dei filamenti di tela che fuoriescono alla base inferiore del mantello. Gli strati preparatori sono realizzati con un impasto a base di gesso di Bologna e colla di coniglio. La tecnica pittorica è a tempera arricchita da decorazioni dorate a foglia su bolo rosso. La folta capigliatura è realizzata ad intaglio. Gli occhi sono sfere di vetro. Possiede due attributi: la palma del sacrificio realizzata in argento e la spada, simbolo della cavalleria , realizzata in legno dipinto e dorato. Le dita delle mani sono realizzate a parte mediante dei chiodi infissi nel loro spessore e ancorati successivamente al palmo. Il basamento, anch’esso in legno dipinto e dorato, presenta una forma quadrangolare con i quattro spigoli smussati.                                                                                 

La scultura è stata completamente ristuccata e ridipinta  in un intervento di manutenzione risalente al 1957 di cui è evidente l’iscrizione sul retro del  basamento. L’intervento aveva le sue motivazioni  nell’esigenza da parte della comunità religiosa di Casalvieri di riconferire un aspetto più “dignitoso” al Santo Protettore. In merito al restauro così scriveva don Leonardo Bevilacqua  il 17 Maggio 1957  “Con il supero della festa dello scorso anno, il comitato ha provveduto a far restaurare artisticamente la statua in legno di S. Onorio, lavoro eseguito dalla Ditta Rosa e C. di Roma. Il lavoro uscito veramente bene è stato di comune soddisfazione . In questa occasione la statua è stata esposta per due giorni nella Chiesa di Santa Restituta a Sora. Nel pomeriggio è stata prelevata ed è passata in processione per le vie di Sora su un carro riccamente addobbato di fiori. Da Sora a Casalvieri una interminabile fila di macchine ha fatto scorta d’onore.  Al bivio di Roselli si è formata la processione a piedi, che andando avanti si è fatta sempre più imponente.  Al suo passaggio tutte le case erano illuminate ed addobbate con drappi e coperte. Non sono mancati fuochi artificiali e il suono della banda. Anche in questa circostanza il popolo ha donato alla chiesa diversi oggetti,come risulta dal registro delle entrate e delle uscite” (Chronicon, Parrocchia SS. Giovanni Battista ed Evangelista, Casalvieri, 1942-1990, p. 8).                                                                      

Il successivo restauro del 2009  ha permesso di constatare  che il rifacimento del ’57 ha tenuto conto delle cromie originali, riproponendole però in modo meno fedele. Nel ridipingere la veste, sicuramente per motivi tecnici e pratici,sono state occultate le molteplici decorazioni dorate a crocette che invece sono state riproposte a stencil, ex novo, sull’attuale veste.